RifLeggendo

L'autore racconta cosa c'è nel suo cuore e nella sua memoria, l'editore vende il racconto nel modo che gli sembra più adatto a quella storia o a quel pubblico, il lettore percepisce la storia secondo ciò che ha nel cuore e nella memoria. A volte lettore - editore - autore si incontrano per parlare del libro che non appartiene più a nessuno ma ha una vita sua. Mille riflessioni possono nascere dalla stessa lettura, uguali e contrastanti per questo le chiamo RifLetture che sono altro dalle recensioni. Chi recensisce giudica, io non sono all'altezza di giudicare ma sicuramente posso riflettere nelle letture: RifLeggendo condivido qui.

giovedì 18 settembre 2014

Questa sera rifletto - perché leggere fa bene?

In questi giorni ho deciso di rallentare un po'. Chi mi conosce sgrana gli occhi nel sentirmi dire questa cosa e mio marito mi ha detto: "Mi preoccupo?"
Ho passato ore e ore ad aspettare un figlio che entrava e uno che usciva da scuola, l'inserimento alla scuola materna ti obbliga a dei momenti morti pazzeschi. I miei sono stati pieni di gente nuova, anche molto interessante, di caffè, di chiacchiere sovrapposte ... in alcuni momenti mi sono sentita stupida ... in alcuni momenti superiore ... in alcuni momenti fortunata ... quasi sempre stanca e con mal di gambe, queste gambe che da un po' mi fanno spesso male.
In ogni caso sono riuscita a passare del tempo con me stessa e come una persona che ho incontrato in questi giorni ha detto "metto lo smalto in macchina, in silenzio, in solitudine e mi rilasso" mentre lo diceva forse pensava di sembrare strana, ma in quel momento ho pensato "tò, un essere umano".
Io odio le citazioni e le immagini a scopo pubblicitario, io odio tutto ciò che è finto. Onestamente non sono un'intenditrice di arte o di letteratura o di libri ecc... ma so distinguere se una cosa mi piace oppure no, e come lo so fare io dal mio punto di vista dovrebbero saperlo fare tutti e invece sembriamo ovattati alle nostre stesse sensazioni. Facciamo ciò che l'immagine di marketing, o la citazione del caso comanda al nostro cervello. Questo è il motivo per cui nel mio blog non ci sono fotografie e prima di scrivere una citazione parlo un po' del libro, di qualche informazione sull'autore. Quello che promuovo con il mio blog non è tanto un libro piuttosto che un altro ma una lettura assennata. Leggo, leggo un libro e invece di farmi condizionare dalle immagini, immagino io. Leggo un libro e se una frase mi colpisce ne evidenzio il contesto e il perché mi è piaciuta. Ho letto gente che ama Stefano Benni perché ha scritto 900 e gente che ha citato Saramago per il suo animo pastorale e incline alla religione .... e la torre di babele prende forma, si eleva, più alta che mai e le persone si cercano solo se uno ha qualcosa da offrire all'altro e non ci si ama più. Il nostro individualismo ignorante e violento ci sta spingendo uno addosso all'altro cercando di non sentire la puzza del prossimo, tutti soli e tutti vincenti. Oggi un conoscente, una persona che non lo sa ma stimo molto, mi ha detto "libri digitali? No, mai" in cuor mio ho pensato "hai ragione, i libri digitali cambiano completamente sapore ai libri", a partire dal fatto che normalmente li scegli perché sono comodi e veloci. È proprio questo il punto, la lettura oggi deve essere comoda e veloce, si fanno anche corsi di lettura veloce ... oh mio Dio ... leggere una volta era il tempo che ti prendevi per fermarti, digerire e prendere spunto per le tue riflessioni. Quando avevo 14 anni e con le mie amiche avevamo un dubbio sceglievamo un romanzo sul tema e aprivamo una pagina a casa: "leggiamo mezza pagina e parliamone sicuramente ci dirà qualcosa che ci aiuterà a venir fuori da questo impiccio". Aprivamo, leggevamo e parlavamo. Oggi tutti conoscono tutti i libri, spariamo 20 citazioni al secondo e pretendiamo di averle lette tutte e diamo per scontato il loro significato ... che tristezza.
Se butti là una citazione d'effetto non serve nemmeno che ti affatichi a studiare il contesto della citazione, le idee dell'autore e il contrasto sociale: tutti clikkano mi piace e mettono un commento. Se chiedi una riflessione personale ... ah già, anche quelle oramai hanno un prezzo. Pagami e io ti dico cosa penso, e se paghi bene dico cosa pensi tu. Che tristezza!!
Eppure la lettura è una invenzione dell'uomo che ha evoluto l'uomo ... talmente evoluto che ora la disprezza. Che tristezza. Certo a questo punto anche io posso pubblicare le mie fiabe. Perché no? Buonanotte gente vado a leggere.

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